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sabato 16 febbraio 2013

Di prossima lettura - Inverno 2013, n.1

I prossimi tre libri che leggerò e recensirò qui su Lo scaffale dei libri sono:


Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij. Un giovane sognatore, abituato a nutrirsi di sentimenti e impressioni, incontra nella notte una ragazza piangente e sola che sarà per lui l'appiglio verso il concreto mondo diurno. La città di San Pietroburgo saprà cullare nel suo bianco silenzio questa storia a due voci, fatta di confidenze notturne, attese e speranze.


Lettere di una monaca portoghese di Anonimo. Cinque struggenti lettere d'amore attribuite ad una monaca portoghese del XVII secolo e indirizzate ad un uomo che prima l'ha sedotta e poi abbandonata.


Un ponte sull'Eternità di Richard Bach. La storia di un cavaliere che stava morendo e della principessa che lo salvò. Una storia d'amore.

martedì 12 febbraio 2013

BORGO PROPIZIO

Belinda ha una passione: il latte. E un sogno: aprire una latteria. E per realizzarlo è pronta a cambiare lavoro, casa e vita. Borgo Propizio, un paesino sperduto in un’Italia senza tempo, le sembra il luogo ideale per ripartire e dare inizio alla sua nuova attività. In questo piccolo e antico borgo collinare dove, secondo la leggenda, aleggia un fantasma, Belinda incontra una serie di personaggi che fin d subito le offrono aiuto e amicizia: il volenteroso muratore Ruggiero che avrebbe potuto fare l’architetto se solo avesse studiato; la dolce Mariolina, l’impiegata del Comune che teme di invecchiare zitella insieme alla sorella gemella Marietta, maga dell’uncinetto; l’intraprendente Ornella dalla vita matrimoniale perfetta, ma solo in apparenza. Ma la giovane Belinda, figlia unica e un po’ viziata, può contare anche sul supporto della famiglia che la ama e la incoraggia: il papà Cesare, avvocato, e la mamma Claudia, casalinga colta ed elegante (una coppia scoppiata che dopo una pausa di riflessione si riscoprirà più innamorata di prima) e, infine, la zia Letizia, donna iperattiva e stravagante, fan sfegatata del Gran Musicante (chi sarà mai costui? Leggete il libro e lo scoprirete!). Tra smarrimenti di piastrelle e misteriosi ritrovamenti di anelli, tra chiacchiere di paese e amori che sbocciano improvvisi, la latteria di Belinda vedrà la luce e diverrà il punto di ritrovo dell’intero paesino.

Stando alla sinossi, si dà per certo che Belinda sia la protagonista di questo primo romanzo di Loredana Limone. In realtà Belinda ha un ruolo quasi secondario, il suo desiderio di cambiare vita è un pretesto per introdurci nel microcosmo di Borgo Propizio. E sono proprio gli abitanti del borgo i veri protagonisti (Ruggiero e Mariolina in primis), qui rappresentati come caricature di quei prototipi di personaggi che realmente si possono incontrare nei piccoli centri urbani: provinciali, pettegoli, restii alle novità ma sotto sotto curiosi e infondo dal cuore aperto. Accanto alle loro storie si affiancano quelle di Cesare e Claudia e dell’intrepida zia Letizia.

Un libro scanzonato che può aiutare a ritrovare il buon umore se quest’ultimo gioca a nascondino. Lo stile narrativo dell’autrice è frizzante e fluido; il racconto è leggero ma talmente leggero che scivola nel banale. Sinceramente Borgo Propizio mi ha un po’ delusa. Mi aspettavo di più, molto di più, da una trama, un sistema di personaggi e un’ambientazione così accattivanti. Si può raccontare una storia simile in tono parodistico senza scadere nell’insulso e Loredana Limone ci sarebbe riuscita tranquillamente – viste le sue doti di scrittrice briosa e flessibile – se non si fosse lasciata troppo andare al semplicistico. Ma le do fiducia e mi auguro che si rifaccia in un eventuale prossimo romanzo.

L’unica cosa che mi ha veramente entusiasmata in questo libro è il modo in cui Belinda imposta la sua latteria: non un semplice negozio di latticini ma una sorta di salotto in cui ritrovarsi per degustare, tra una chiacchiera e l’altra, deliziosi dolcetti accompagnati da un salutare bicchiere di latte appena munto. Un’idea originale che per un momento mi ha fatto venir voglia di aprire una latteria!
VOTO: 3/5

Loredana Limone è nata a Napoli nel 1961 e attualmente vive sulla sponda del Naviglio della Martesana, dove si è trasferita per amore. Ha composto la prima poesia a nove anni, ma solo nel 2002 ha esordito come scrittrice con la raccolta di fiabe Il trenino Arlecchino e altre storie, ispiratale dal suo bambino, cui hanno fatto seguito diversi libri di gastronomia abbinata alla letteratura e alla storia. Ha ideato e conduce il laboratorio di scrittura creativa gastronomica Sapori Letterari di cui ha curato l’antologia omonima, con la prefazione di Allan Bay. Borgo Propizio è il suo primo romanzo.

La parola all'autrice:

Titolo: Borgo Propizio
Autore: Loredana Limone
Editore: Guanda (collana Narratori della Fenice)
Anno: 2012