
Ambientata nella Londra delle Reggenza, la storia ruota attorno a un debito che la giovane Nell, per timore di essere giudicata male, omette di confessare al suo serioso marito. La mancata confessione è il tema portante dell'intero romanzo e, intrecciandosi alle vicende di Letty e Dysart, condurrà i due sposi a una maggiore consapevolezza del sentimento che li unisce. Alla fine, messi da parte i formalismi tipici dell'epoca e del rango a cui appartengono, e risolte positivamente le disavventure economiche di Nell e quelle amorose di Letty, i due protagonisti troveranno il coraggio di confessarsi con tenerezza, sincerità e trasporto l'amore intenso che provano l'uno per l'altra.
Non mi sento di definire Rosa d'aprile un libro bello né tantomeno brutto. Direi piuttosto che è insulso, come l'atmosfera in cui è ambientato, come i personaggi di cui sono protagonisti. La storia, essendo povera di contenuti, non suscita particolari emozioni. Ciò nonostante, però, la lettura non risulta noiosa ma, al contrario, scorre velocemente. La scrittura della Heyer è gradevole e venata di una sottile e raffinata ironia, molto british, che forse, però, solo i lettori più acuti riescono a cogliere. Ed è merito di questa scrittura ironica e piacevole, capace di ritrarre egregiamente le atmosfere frivole e incantevoli dell'Inghilterra di fine Settecento, se i romanzi di Georgette Heyer sono diventati dei piccoli classici della letteratura molto apprezzati dagli amanti del genere.
Letture leggere per fanciulle d'altri tempi.
VOTO: 3.5/5
Titolo: Rosa d'aprile
Titolo originale: April Lady
Autore: Georgette Heyer
Traduttore: Anna Luisa Zazo
Editore: Sperling & Kupfer (collana Serie Oro)
Anno: 2006
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