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sabato 26 aprile 2014

Alla vostra attenzione, n.11

La scrittrice e giornalista Irene Vanni, che è anche una follower de Lo scaffale dei libri, mi ha segnalato l’uscita di un suo racconto erotico nella collana Senza Sfumature di Delos Digital, dal titolo Tramonti sul lago. Ed è con molto piacere che io lo segnalo a voi lettori del mio blog.


Trama: disincantata per il recente fallimento del suo matrimonio e per l’età che avanza, Paola inizia a fantasticare su un bellissimo giovane che incrocia ogni giorno al parco del paese in cui si è trasferita da poco. Nella sua immaginazione, tutto si ferma al mistero e al distacco, al cliché dello sconosciuto, al conforto che un desiderio non può deludere se non si avvera: all’accontentarsi. Ma l’intraprendenza del ragazzo, una danza al lago e un incontro nella bruma della sera la costringono a rimettersi in discussione: i sogni sono davvero così consolatori? Il rischio non intriga più della certezza? Attraverso la foschia, gli alberi del parco appaiono come confusi grovigli di rami, tanto che persino lo sguardo ci resta impigliato...

Una storia semplice che indugia sui dettagli dell'immaginario erotico femminile. Se siete amanti del genere e vi piacciono le storie d'amore cariche di passione non potete perdervi questo racconto di sole 51 pagine disponibile, al costo di € 1,99, sul Delos Store e sui principali ebook store nazionali, fra cui Amazon, BookRepublic e IBS (per Kindle, iPad, iPhone, Android, Kobo, Mac, PC e altri ebook reader).
Nella speranza che il mio post abbia stuzzicato la vostra curiosità, faccio un grande in bocca al lupo ad Irene per questo suo lavoro.

Irene Vanni, giornalista e critica musicale laureata in Lettere con una tesi sul rock progressivo, è curatore di Horror Magazine e ha scritto articoli e racconti per numerose riviste e antologie. Nel 2010 ha pubblicato con Delos Books il fantasy per ragazzi I musicanti degli elementi, mentre nel 2013 è uscito il romanzo Come se fosse ieri (Fabbri Editori). Il suo blog è: irenevanni.blogspot.com

Irene Vanni

mercoledì 23 aprile 2014

Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore 2014

Oggi, 23 aprile 2014, ricorre la Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, istituita dall'Unesco nel 1995. Ne ho parlato in maniera più approfondita, qualche anno fa, in questo post.

sabato 19 aprile 2014

venerdì 18 aprile 2014

giovedì 17 aprile 2014

Letture universitarie, n.3

Si avvicina l'estate e quindi, per quanto mi riguarda, anche la sessione estiva di esami universitari. Uno degli esami che dovrò sostenere durante questa sessione sarà quello di Drammaturgia. Ora, oltre ai testi di base su cui studiare, dovrò leggere anche un libro, un dramma (scelto da un selezionato elenco di tragedie e drammi fornito dalla docente) su cui dovrò svolgere anche un elaborato scritto, un paper, ovvero, una sorta di lunga e accurata recensione. Il dramma da me scelto è Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov.


Dopo la lettura cercherò di farvi conoscere la mia opinione, intanto, se qualcuno l'ha già letto (o anche solo visto la messa in scena teatrale) e vuole farmi sapere il proprio parere in merito, si faccia pure avanti che è il benvenuto ;-)

Lo studio è anche il motivo della mia frequente latitanza dal blog, negli ultimi tempi. Ma nel tempo libero, cerco sempre di dedicare un po' delle mie energie al mio amato Scaffale dei libri e infatti vi prometto, miei cari lettori, che nei prossimi giorni arriveranno nuovi post che spero troviate interessanti. Continuate a seguirmi ;-)
Un saluto!

venerdì 21 marzo 2014

Giornata Mondiale della Poesia 2014

Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Poesia. Essa è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale dell'Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo 2000. La data, che coincide con il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.

L’Unesco negli anni ha voluto dedicare la giornata all’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni. Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica.

Numerose ed interessanti le iniziative in tutta Italia per festeggiare l'evento.

giovedì 20 marzo 2014

VIOLETTA

Violetta è una ragazzina milanese di quattordici anni che ha appena superato l'esame di terza media. Suo padre ha subito forti perdite di denaro a causa della disonestà di un socio in affari e perciò per l'estate non può permettersi di portare la famiglia in una località di villeggiatura alla moda. Per Violetta è comunque necessario un cambiamento d'aria, perciò i genitori decidono di mandarla a Mamago, un paesino sperduto nella campagna piacentina, in casa di don Piero, un prete che è loro lontano parente. Violetta non è affatto entusiasta dell'idea di passare le vacanze in canonica con un parroco, soprattutto perché la mamma e la nonna le stanno riempendo la valigia di abiti accollati, secondo loro più adatti agli occhi di un sacerdote, e le hanno raccomandato di andare tutti i giorni in chiesa per compiacere il canonico. Insomma, alla ragazza si prospetta un'estate non proprio divertente. Tuttavia, quando Violetta arriva a Mamago da Milano, si trova immersa in una realtà completamente diversa da quella che si era immaginata: don Piero si rivela fin da subito un personaggio originale, le permette di indossare vestiti più scollati e adatti alla calda stagione e la esente dall'andare in chiesa se non quando ne sente il bisogno. Il prete è un uomo dalle larghe vedute, affabile e anche un po' bizzarro (ad esempio, tra le tante cose, fa la predica ai gatti...). Violetta si trova presto coinvolta nel progetto di don Piero di creare un'oasi naturale, dove non si usano macchine di nessun tipo, ci si sposta su carri trainati da animali da soma, si coltiva senza pesticidi e si cucina in recipienti di coccio; insieme a lui e ai suoi nuovi amici lotta contro il malvagio signor Pompeo che è invece favorevole al progresso, assiste alle vicende vissute da alcuni abitanti della piccola comunità rurale, osserva e documenta le stranezze di don Piero e i suoi trionfi. Il ritorno a casa per Violetta sarà una delusione perché avrà modo di scoprire la meschinità e il materialismo dei suoi parenti. Ma con gioia serberà nel cuore il ricordo dell'estate con don Piero che per lei è stata una straordinaria occasione di crescita interiore.

Scritto e ambientato nel 1964, Violetta raccoglie le pagine migliori e più felici di Le straordinarie vacanze di Violetta di Giana Anguissola, seguito di Violetta la timida ma che può essere letto anche come romanzo autonomo, in quanto i riferimenti al romanzo precedente sono pochissimi e non creano difficoltà nella comprensione delle vicende.
Scritto in prima persona dalla protagonista, il libro si configura all'inizio come una raccolta di lettere destinato alle lettrici del Corriere dei piccoli, ma si trasforma in breve in una sorta di diario quotidiano.
Il linguaggio utilizzato dall'autrice è fresco e gioviale, adatto ad un pubblico di ragazzi, cui il romanzo si rivolge in modo particolare. Le vicende narrate sono divertenti e insolite e i personaggi che ne sono protagonisti incarnano un vizio della società o del costume contemporaneo. Dalle storie di queste persone e dalla risoluzione dei loro problemi, Violetta ricava ogni volta un insegnamento morale e di vita. Don Piero, figura cardine dell'intero racconto, è un uomo saggio e candido, una via di mezzo fra San Francesco d'Assisi e don Bosco, ma, essendo un uomo come tutti, non è perfetto. I suoi metodi e le sue convinzioni - volti a creare un mondo più pulito e a suggerire uno stile di vita più sereno - sono interessanti anche se forse non tutti sono disposti ad accettarli. Violetta è ognuno di noi che osserva, riflette e apprende.

Un libro bello e valido, un insegnamento di bontà, come tutti i libri di Giana Anguissola. Un testo destinato ai giovanissimi ma adatto anche agli adulti. I ragazzi, oggi come ieri, o meglio, oggi più di ieri, hanno bisogno di libri così, che fanno riflettere e lasciano dentro qualcosa di buono.
VOTO: 4/5

Giana Anguissola (nella foto a destra) nasce a Piacenza il 14 gennaio 1906. Inizia a scrivere opere di narrativa a soli 16 anni. Collabora con numerosi periodici milanesi: scrive per il quotidiano Il Corriere della Sera e per i periodici collegati La Lettura e Il Corriere dei Piccoli. Fra le altre cose per tutti gli anni Trenta firma rubriche di moda con il nome di Gianola in sodalizio con la disegnatrice Brunetta, alias Brunetta Mateldi. Il 3 aprile 1933 sposa lo scrittore Rinaldo Küfferle. Dopo la seconda guerra mondiale si dedica alla letteratura per ragazzi, rivolgendosi soprattutto al mondo delle adolescenti. Nel 1954 con Gli eredi del circo Alicante ottiene il premio Soroptimist e nel 1959 con Priscilla il Premio della presidenza del consiglio e, sempre con Priscilla, la Menzione dell'International Board on Book for Yong People. Nel 1957 vince il Premio Saint-Vincent per il giornalismo e nel 1964 il Premio Bancarellino, con il romanzo che sarà il suo più diffuso: Violetta la timida.
Muore a Milano il 16 febbraio 1966.

Titolo: Violetta
Titolo originale: Le straordinarie vacanze di Violetta
Autore: Giana Anguissola
Curatore: Eugenia Martinez
Editore: Mursia (collana La biblioteca)
Anno: 1968

sabato 8 marzo 2014

Citazione libresca n.22

[...] Forse i poeti sono nati per essere infelici, per desiderare quello che non hanno. Non per vivere, ma per guardar vivere, e soffrire e cantare l'eterna insoddisfazione dell'uomo. [...]

da Isabella Morra di Antonio Cirillo.

Monumento a Isabella Morra a Valsinni

mercoledì 5 marzo 2014

Di prossima lettura, n.17

I prossimi libri che leggerò e recensirò qui su Lo scaffale dei libri sono:


I Roccalta di Edvige Spagna. Ambientata tra Ottocento e Novecento, la saga di una nobile famiglia siciliana in cui le atmosfere, i colori, i sapori di un'epoca perduta si intrecciano con un'emozionante storia di sentimenti e passioni.


Madame Bovary di Gustave Flaubert. Emma Bovary, moglie insoddisfatta di un mite medico di campagna, cerca un senso alla sua monotona esistenza in una serie di sfortunate vicende sentimentali.

sabato 1 marzo 2014

In breve: UN PAPPAGALLO SULL'ALBERO DEL PEPE


Dopo Una casa tra i limoni, continua il racconto di Chris Stewart, ex batterista dei Genesis, che ha lasciato l'Inghilterra per trasferirsi in una grande fattoria nella campagna andalusa, a sud di Granada, scegliendo così di vivere una vita immersa nella natura, dedita alla pastorizia e all'agricoltura, tra ruvidi amici, animali più o meno domestici e antiche tradizioni. Nelle pagine di questo libro si susseguono episodi di vita agreste, stralci di un ménage familiare con moglie, figlia e... un pappagallo misantropo e prepotente, e ricordi di un tempo, come quando Stewart suonava con Peter Gabriel o metteva piede per la prima volta in Spagna nel (vano) tentativo di imparare a suonare la chitarra flamenca. Con il suo solito e irresistibile humor, Stewart racconta anche come si è avvicinato alla scrittura, senza però tralasciare le non proprio divertenti disavventure che la vita in un luogo selvaggio e remoto può comportare.

Rispetto a Una casa tra i limoni, Un pappagallo sull'albero del pepe è decisamente più divertente e appassionante. Una lettura leggera, piacevole e briosa. Il messaggio, invece, resta immutato: uno stile di vita semplice e genuino, a stretto contatto con la natura, lontano dal frastuono del mondo, è forse la chiave della vera felicità.
VOTO: 4/5

Chris Stewart e... il pappagallo Porca

Titolo: Un pappagallo sull'albero del pepe
Titolo originale: A parrot in the pepper tree
Autore: Chris Stewart
Traduttore: Giovanni Garbellini
Editore: Tea (collana Avventure)
Anno: 2005

mercoledì 26 febbraio 2014

In breve: IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI


Un gruppo di viaggiatori, che per un complesso di circostanze diverse hanno perso la parola, si ritrovano in un castello (e in seguito in una taverna), immerso nel bel mezzo di un bosco. L'unico mezzo che hanno per comunicare è un mazzo di tarocchi. Così, riuniti attorno ad un tavolo, ciascuno, a turno, racconta la sua storia servendosi delle immagini riportate sulle carte.

Il testo, diviso in due parti - Il castello dei destini incrociati e La taverna dei destini incrociati - si apre con un'accurata presentazione dell'autore, Italo Calvino, in cui egli spiega come è nata l'idea e descrive il tormentato travaglio che l'ha portato a partorire le storie di non semplice stesura che compongono l'opera.

Un encomiabile esercizio di stile che prende le mosse da un'idea molto originale ed affascinante. Le storie, inizialmente, sono coinvolgenti ma a lungo andare, quando cominciano ad intrecciarsi, diventano confusionarie, noiose, ripetitive, alcune persino banali. Il risultato è una lettura stancante, portata avanti a fatica e la probabilità di cedere alla tentazione di non continuare affatto è altissima. Un vero peccato se si pensa che Calvino, come egli stesso dichiara, ha lavorato a lungo a questo testo, investendoci molte energie. Insomma, io ritengo che Il castello dei destini incrociati sia l'opera meno bella di questo grande nome della letteratura italiana.
VOTO: 2.5/5

Italo Calvino

Titolo: Il castello dei destini incrociati
Autore: Italo Calvino
Editore: Mondadori (collana Oscar Opere di Italo Calvino)
Anno: 2012

lunedì 17 febbraio 2014

Pillole di saggezza letteraria n.11

La conoscenza si acquisisce leggendo i libri; ma quello che è veramente necessario imparare, la conoscenza del mondo, si può acquisire soltanto leggendo gli uomini e studiando tutte le loro diverse edizioni.
Philip Dormer Stanhope, IV conte di Chesterfield

domenica 2 febbraio 2014

Assenza giustificata

Miei cari lettori,

vogliate scusarmi per la prolungata assenza ma in questo periodo sono molto impegnata e non riesco a trovare il tempo necessario per aggiornare il blog. A breve, però, Lo scaffale dei libri riprenderà le sue attività.
Portate pazienza e continuate a seguirmi ;-)

Un abbraccio,
Valeria.