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lunedì 12 dicembre 2011

LE PERLE DI VERMEER

Un libro composto da sette brevi capitoli. Sette piccole perle preziose da custodire nel cuore e nella memoria. Un'ottantina di pagine da cui trasudano arte e poesia. Un saggio che ci parla della pittura di Caravaggio, Rembrandt, Vermeer, Ribera (e altri) e ci racconta le bellezza di città-capolavoro come Parma e Siena. L'autore, Gustaw Herling, non essendo un esperto, descrive le opere d'arte con un approccio personale seppur ricchissimo di documentazione. Egli stesso si definisce "un frequentatore di mostre con reazioni alla pittura tipicamente letterarie" e, infatti, il suo intento è quello di trovare e spiegare il messaggio che si cela dietro l'immagine, il significato intrinseco di un dipinto. Herling cerca nel quadro il nucleo poetico dell'arte del pittore, come un pescatore cerca la perla nascosta nella conchiglia. Egli vuole fornire una chiave di lettura delle opere d'arte da lui contemplate e lo fa servendosi di una scrittura raffinata ma priva di barocchismi e di una straordinaria capacità di sintesi. Così, con poche e semplici parole, riesce a esprimere concetti profondi rendendoli comprensibili a tutti, appassionati di arte e non.

Herling azzarda paragoni impensati, smonta le teorie di critici autorevoli e, incurante delle spiegazioni degli esperti, condivide con il lettore le emozioni, le impressioni, le sensazioni che suscitano in lui le opere dei grandi maestri della pittura. Con sapiente abilità e poetica eleganza, lo scrittore polacco seduce il lettore e sveglia in lui l'amore per l'arte. Sfido chiunque a leggere questo libro senza avvertire il desiderio di correre a cercare su internet o sugli appositi libri i dipinti in esso citati. Oserei dire che questo testo vale più delle chiacchiere di mille insigni storici dell'arte.
Degna di nota è anche la prefazione firmata da Francesco M. Cataluccio: un'introduzione che, a mio parere, va necessariamente letta se si vuole comprendere appieno il senso dello scritto di Herling e capire perché lo scrittore ha scelto di parlare di determinati artisti anziché di altri.

Un diario? Una raccolta di cronache? Una guida alla lettura dell'arte? Non saprei dire con esattezza, ma con sicurezza posso affermare che Le perle di Vermeer è un saggio colto e istruttivo da leggere e rileggere e magari da portare con sé quando s’intraprende una salutare "passeggiata artistica".
VOTO: 5/5

Gustaw Herling-Grudziński (nella foto a destra) nacque a Kielce, in Polonia, il 20 maggio 1919 da una famiglia ebraica. Studiò Letteratura polacca all'Università di Varsavia fino a quando lo scoppio della seconda guerra mondiale non lo costrinse a interrompere gli studi. Attivo nella Resistenza polacca contro l'invasione sovietica, fu catturato dall'NKVD a Leopoli, nel marzo del 1940. Internato in un gulag nella regione di Arcangelo, fu liberato dopo due anni ed entrò nel II Corpo polacco del generale Władysław Anders, prendendo parte alla Battaglia di Montecassino. Al termine della guerra, impossibilitato a rientrare nella Polonia comunista, si stabilì definitivamente in Occidente: prima a Roma, poi a Londra e infine a Napoli, dove vi rimase fino alla morte, avvenuta il 4 luglio del 2000. Sposò Lidia, una delle figlie di Benedetto Croce. Nel dopoguerra fu tra i fondatori della rivista Kultura, edita a Roma in lingua polacca ed espressione della cultura polacca in esilio. Numerosi furono i suoi interventi su vari giornali, periodici e riviste. I suoi libri, per molti anni vietati in Polonia, riscuotono oggi grande successo. Tra quelli pubblicati in Italia si ricordano: Un mondo a parte (ovvero le memorie dei due anni d’internamento nel gulag), Ritratto veneziano, Don Ildebrando e altri racconti, L'isola, Requiem per il campanaro, Ricordare, raccontare. Conversazione su Salamov, Variazioni sulle tenebre. Conversazioni sul male, ecc. Herling è oggi considerato uno dei più grandi scrittori polacchi della seconda metà del XX secolo.

Titolo: Le perle di Vermeer
Titolo originale: Sześć medalionów
Autore: Gustaw Herling
Curatore: Francesco M. Cataluccio
Traduttore: Laura Quercioli Mincer e Piero Di Nepi
Editore: Fazi (collana Tascabili Saggi)
Anno: 2004

2 commenti:

  1. Questi libri, secondo me, "fanno bene"!

    P.S. Barocchismi mi piace! ^_^

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    1. Assolutamente sì. Io adoro questo genere di libri e questo genere di scrittura. Questo è uno dei libri più belli che ho letto fino ad ora. Mi ha insegnato tanto ed emozionato moltissimo. Non ti nascondo che quando l'ho letto ti ho pensato, sicura che una lettura del genere ti garberebbe. E ora che mi hai dato tu stesso la conferma, ho deciso: te lo regalerò ;)

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