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venerdì 21 marzo 2014

Giornata Mondiale della Poesia 2014

Oggi si celebra la Giornata Mondiale della Poesia. Essa è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale dell'Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo 2000. La data, che coincide con il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace.

L’Unesco negli anni ha voluto dedicare la giornata all’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni. Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica.

Numerose ed interessanti le iniziative in tutta Italia per festeggiare l'evento.

giovedì 20 marzo 2014

VIOLETTA

Violetta è una ragazzina milanese di quattordici anni che ha appena superato l'esame di terza media. Suo padre ha subito forti perdite di denaro a causa della disonestà di un socio in affari e perciò per l'estate non può permettersi di portare la famiglia in una località di villeggiatura alla moda. Per Violetta è comunque necessario un cambiamento d'aria, perciò i genitori decidono di mandarla a Mamago, un paesino sperduto nella campagna piacentina, in casa di don Piero, un prete che è loro lontano parente. Violetta non è affatto entusiasta dell'idea di passare le vacanze in canonica con un parroco, soprattutto perché la mamma e la nonna le stanno riempendo la valigia di abiti accollati, secondo loro più adatti agli occhi di un sacerdote, e le hanno raccomandato di andare tutti i giorni in chiesa per compiacere il canonico. Insomma, alla ragazza si prospetta un'estate non proprio divertente. Tuttavia, quando Violetta arriva a Mamago da Milano, si trova immersa in una realtà completamente diversa da quella che si era immaginata: don Piero si rivela fin da subito un personaggio originale, le permette di indossare vestiti più scollati e adatti alla calda stagione e la esente dall'andare in chiesa se non quando ne sente il bisogno. Il prete è un uomo dalle larghe vedute, affabile e anche un po' bizzarro (ad esempio, tra le tante cose, fa la predica ai gatti...). Violetta si trova presto coinvolta nel progetto di don Piero di creare un'oasi naturale, dove non si usano macchine di nessun tipo, ci si sposta su carri trainati da animali da soma, si coltiva senza pesticidi e si cucina in recipienti di coccio; insieme a lui e ai suoi nuovi amici lotta contro il malvagio signor Pompeo che è invece favorevole al progresso, assiste alle vicende vissute da alcuni abitanti della piccola comunità rurale, osserva e documenta le stranezze di don Piero e i suoi trionfi. Il ritorno a casa per Violetta sarà una delusione perché avrà modo di scoprire la meschinità e il materialismo dei suoi parenti. Ma con gioia serberà nel cuore il ricordo dell'estate con don Piero che per lei è stata una straordinaria occasione di crescita interiore.

Scritto e ambientato nel 1964, Violetta raccoglie le pagine migliori e più felici di Le straordinarie vacanze di Violetta di Giana Anguissola, seguito di Violetta la timida ma che può essere letto anche come romanzo autonomo, in quanto i riferimenti al romanzo precedente sono pochissimi e non creano difficoltà nella comprensione delle vicende.
Scritto in prima persona dalla protagonista, il libro si configura all'inizio come una raccolta di lettere destinato alle lettrici del Corriere dei piccoli, ma si trasforma in breve in una sorta di diario quotidiano.
Il linguaggio utilizzato dall'autrice è fresco e gioviale, adatto ad un pubblico di ragazzi, cui il romanzo si rivolge in modo particolare. Le vicende narrate sono divertenti e insolite e i personaggi che ne sono protagonisti incarnano un vizio della società o del costume contemporaneo. Dalle storie di queste persone e dalla risoluzione dei loro problemi, Violetta ricava ogni volta un insegnamento morale e di vita. Don Piero, figura cardine dell'intero racconto, è un uomo saggio e candido, una via di mezzo fra San Francesco d'Assisi e don Bosco, ma, essendo un uomo come tutti, non è perfetto. I suoi metodi e le sue convinzioni - volti a creare un mondo più pulito e a suggerire uno stile di vita più sereno - sono interessanti anche se forse non tutti sono disposti ad accettarli. Violetta è ognuno di noi che osserva, riflette e apprende.

Un libro bello e valido, un insegnamento di bontà, come tutti i libri di Giana Anguissola. Un testo destinato ai giovanissimi ma adatto anche agli adulti. I ragazzi, oggi come ieri, o meglio, oggi più di ieri, hanno bisogno di libri così, che fanno riflettere e lasciano dentro qualcosa di buono.
VOTO: 4/5

Giana Anguissola (nella foto a destra) nasce a Piacenza il 14 gennaio 1906. Inizia a scrivere opere di narrativa a soli 16 anni. Collabora con numerosi periodici milanesi: scrive per il quotidiano Il Corriere della Sera e per i periodici collegati La Lettura e Il Corriere dei Piccoli. Fra le altre cose per tutti gli anni Trenta firma rubriche di moda con il nome di Gianola in sodalizio con la disegnatrice Brunetta, alias Brunetta Mateldi. Il 3 aprile 1933 sposa lo scrittore Rinaldo Küfferle. Dopo la seconda guerra mondiale si dedica alla letteratura per ragazzi, rivolgendosi soprattutto al mondo delle adolescenti. Nel 1954 con Gli eredi del circo Alicante ottiene il premio Soroptimist e nel 1959 con Priscilla il Premio della presidenza del consiglio e, sempre con Priscilla, la Menzione dell'International Board on Book for Yong People. Nel 1957 vince il Premio Saint-Vincent per il giornalismo e nel 1964 il Premio Bancarellino, con il romanzo che sarà il suo più diffuso: Violetta la timida.
Muore a Milano il 16 febbraio 1966.

Titolo: Violetta
Titolo originale: Le straordinarie vacanze di Violetta
Autore: Giana Anguissola
Curatore: Eugenia Martinez
Editore: Mursia (collana La biblioteca)
Anno: 1968

sabato 8 marzo 2014

Citazione libresca n.22

[...] Forse i poeti sono nati per essere infelici, per desiderare quello che non hanno. Non per vivere, ma per guardar vivere, e soffrire e cantare l'eterna insoddisfazione dell'uomo. [...]

da Isabella Morra di Antonio Cirillo.

Monumento a Isabella Morra a Valsinni

mercoledì 5 marzo 2014

Di prossima lettura, n.17

I prossimi libri che leggerò e recensirò qui su Lo scaffale dei libri sono:


I Roccalta di Edvige Spagna. Ambientata tra Ottocento e Novecento, la saga di una nobile famiglia siciliana in cui le atmosfere, i colori, i sapori di un'epoca perduta si intrecciano con un'emozionante storia di sentimenti e passioni.


Madame Bovary di Gustave Flaubert. Emma Bovary, moglie insoddisfatta di un mite medico di campagna, cerca un senso alla sua monotona esistenza in una serie di sfortunate vicende sentimentali.

sabato 1 marzo 2014

In breve: UN PAPPAGALLO SULL'ALBERO DEL PEPE


Dopo Una casa tra i limoni, continua il racconto di Chris Stewart, ex batterista dei Genesis, che ha lasciato l'Inghilterra per trasferirsi in una grande fattoria nella campagna andalusa, a sud di Granada, scegliendo così di vivere una vita immersa nella natura, dedita alla pastorizia e all'agricoltura, tra ruvidi amici, animali più o meno domestici e antiche tradizioni. Nelle pagine di questo libro si susseguono episodi di vita agreste, stralci di un ménage familiare con moglie, figlia e... un pappagallo misantropo e prepotente, e ricordi di un tempo, come quando Stewart suonava con Peter Gabriel o metteva piede per la prima volta in Spagna nel (vano) tentativo di imparare a suonare la chitarra flamenca. Con il suo solito e irresistibile humor, Stewart racconta anche come si è avvicinato alla scrittura, senza però tralasciare le non proprio divertenti disavventure che la vita in un luogo selvaggio e remoto può comportare.

Rispetto a Una casa tra i limoni, Un pappagallo sull'albero del pepe è decisamente più divertente e appassionante. Una lettura leggera, piacevole e briosa. Il messaggio, invece, resta immutato: uno stile di vita semplice e genuino, a stretto contatto con la natura, lontano dal frastuono del mondo, è forse la chiave della vera felicità.
VOTO: 4/5

Chris Stewart e... il pappagallo Porca

Titolo: Un pappagallo sull'albero del pepe
Titolo originale: A parrot in the pepper tree
Autore: Chris Stewart
Traduttore: Giovanni Garbellini
Editore: Tea (collana Avventure)
Anno: 2005