Con questo libro Alfonso Signorini trasforma la vita di Marilyn Monroe in un romanzo. Partendo dalla nascita fino ad arrivare alla morte, l’autore attraversa tutte le tappe della vita dell’attrice americana più famosa e amata di tutti i tempi: l’infanzia turbolenta segnata da una madre e una nonna psicopatiche, l’orfanotrofio, la violenza sessuale, la veloce ascesa al successo, i tre matrimoni, le scappatelle con i colleghi attori, gli aborti, la storia d’amore con John Kennedy, la depressione, il suicidio. Signorini si concentra sugli aspetti sentimentali della vita di Marilyn, analizzando il suo modo di vivere l’amore: l’amore negato fin dalla più tenera età, l’amore implorato, illuso, fallito. Marilyn cerca la fama solo ed esclusivamente per sentirsi amata, dalla gente, dal mondo.
L’idea di una biografia romanzata è sempre interessante, il risultato però dipende da com’è messa in pratica. Nel caso di questo libro i difetti sono tanti, forse troppi. Lo stile è sempliciotto, il linguaggio rasenta il ridicolo, i dialoghi sono di una banalità sconcertante e spesso e volentieri volgari (mai una volta che sia utilizzata l’espressione “fare l’amore” al posto di “scopare”…), in alcune parti le regole della punteggiatura vanno a farsi benedire. Il lettore rischia di sentirsi “disorientato” a causa dell’assenza di una cronologia dei fatti raccontati e può tendere a dimenticare che si sta parlando di un’attrice, in quanto pochissimo spazio è dedicato alla carriera artistica di Marilyn, ai suoi film, al suo ambiente. Inoltre alcuni eventi rilevanti della vita della Monroe sono solo accennati, altri addirittura ignorati. Il dramma psicologico e la fragilità che la diva nascondeva dietro il sorriso sono qui affrontati senza un minimo di delicatezza e di poesia. L’immagine di Marilyn che viene fuori è quella di una donna frivola, superficiale, opportunista, squallida, sudicia addirittura. Si materializza così l’immagine della bambola bionda e senza cervello, un ruolo che più volte Marilyn è stata costretta a recitare sul set, ma contro il quale ha poi dovuto lottare per evitare che ne diventasse l’etichetta. Un’immagine distorta e irritante soprattutto per chi, come la sottoscritta, adora Marilyn ed è ben documentato su di lei.
Altra pecca di questo libro è la mancanza di una bibliografia. A mio avviso, quando si stila la biografia di un personaggio famoso è opportuno citare le fonti da cui si traggono le informazioni, per dimostrare che ciò che si è scritto è verità documentata e non tutta opera di fantasia di chi scrive. È una questione di onestà intellettuale, di rispetto verso se stessi, verso il personaggio di cui si parla e verso il lettore, è un modo di dare maggiore fiducia a quest’ultimo. Anche le immagini che corredano il testo non hanno nulla di eccezionale o d’inedito: si tratta di foto di Marilyn note quasi a tutti, tra le prime che saltano fuori facendo una veloce ricerca su Google Immagini.
Insomma, tutto troppo arrangiato, tutto troppo affrettato. Un po’ mi dispiace per Alfonso Signorini perché sono convinta che dietro la maschera dell’opinionista svampito si nasconda una persona intelligente e un giornalista in gamba. Avrebbe potuto dimostrarlo attraverso libri come questo. Un’occasione persa. La sensazione che si ha leggendo questo libro è di avere fra le mani una di quelle riviste di gossip di cui Signorini è direttore da anni. Una lettura da spiaggia.
VOTO: 2/5
Alfonso Signorini (nella foto a destra) è nato a Milano il 7 aprile 1964. Laureato in Filologia Medievale, lascia la professione d’insegnante per intraprendere quella di giornalista. Inizia a collaborare con il quotidiano La Provincia di Como, alle brevi di cronaca, per poi passare a Panorama dove diventa esperto di gossip. Da Panorama passa a Chi dove affianca, in qualità di condirettore, Silvana Giacobini prima e Umberto Brindani poi. Nel 2006 ne diventa direttore. Nel 2008 assume anche la direzione del settimanale TV Sorrisi e Canzoni. Dal 2002 è ospite fisso in numerosi programmi televisivi d’intrattenimento. Dal 2006 conduce su Radio Monte Carlo il programma Alfonso Signorini Show con Luisella Berrino. Nel dicembre del 2010 debutta come conduttore su Canale 5 con il programma Kalispéra! in onda in seconda serata. È autore di romanzi basati sulla vita di donne famose quali Maria Callas, Coco Chanel e Marilyn Monroe.
Titolo: Marilyn. Vivere e morire d'amore
Autore: Alfonso Signorini
Editore: Mondadori (collana Ingrandimenti)
Anno: 2010
Tutti i dubbi, le sorprese e le perplessità riguardo questo libro non hanno più motivo di esistere se si pensa la cosa più fondamentale di tutte: che cioè stiamo parlando di Alfonso Signorini. U_U
RispondiEliminaL'ho appena finito di leggere ed è assolutamente stupendo. Marilyn è il mio mito da sempre e Alfonso Signorini l'ha saputa raccontare nel migliore dei modi.
RispondiEliminaBellissimo!!!
Ciao!
RispondiEliminaMi dispiace ma non sono d'accordo con te e se leggi con attenzione questo mio articolo capisci perché. Io l'ho trovato orribile, un'offesa a Marilyn. Se posso permettermi, ti consiglio di leggere "La mia storia" scritto dalla stessa Marilyn con l'aiuto di Ben Hecht (qui puoi leggere la mia recensione http://loscaffaledeilibri.blogspot.com/2011/10/la-mia-storia.html). Ti accorgerai dell'enorme differenza con il libro di Signorini e scoprirai chi era la "vera" Marilyn. Poi mi dirai... ;)
Continua a seguirmi. Alla prossima!