Pagine

giovedì 15 marzo 2012

SIMPOSIO

Considerato il capolavoro letterario di Platone, il Simposio è una riflessione filosofica sull’Amore.
Il testo è la rievocazione di un banchetto offerto da Agatone, poeta tragico, in casa sua per festeggiare la propria vittoria nel concorso lenaico del 416. Alla fine del banchetto ha luogo il “simposio” ovvero il momento in cui, tolte le mense, i festeggianti brindano cantando o assistendo a spettacoli di musica e acrobazie. In quest’occasione però i convitati decidono di rinunciare al solito intrattenimento e di passare la serata conversando. Il tema scelto è l’elogio dell’Amore. Si susseguono, dunque, sei interventi attraverso i quali i presenti – Fedro, Pausania, Erissimaco, Aristofane, Agatone e Socrate – tessono a turno le lodi di Amore ed espongono la propria teoria su di esso. Servendosi di celebri allegorie, i sei personaggi mettono in luce le numerose e diverse caratteristiche dell’amore: dall’attrazione fisica e passionale al suo potere benefico, dalla sua universalità fino alle sue spinte etico-filosofiche. Il finale si anima con l’irruzione di Alcibiade che, ebbro, prende parte ai ragionamenti facendo uno splendido encomio di Socrate – del quale è perdutamente innamorato – e crea un siparietto dalle tinte comiche.

In queste pagine la Filosofia incontra la Poesia (l’uso delle maiuscole è quanto mai appropriato) e insieme celebrano il più nobile dei sentimenti attraverso un’analisi sottile e raffinata, di quelle che solo i grandi pensatori possono realizzare. Un libro “breve” ma dal contenuto corposo, profondo e ricco di simbologie (in quest’edizione Garzanti è presente il testo originale a fronte), in cui la filosofia allo stato puro si manifesta attraverso le più alte forme di poesia. Quello di Platone è un linguaggio erudito ed elegante, talvolta persino ironico, ma non di difficile comprensione. Il Simposio, infatti, è un libro che possono leggere tutti, anzi, è uno di quei grandi classici indiscussi che non possono mancare nella libreria di ogni appassionato lettore che si rispetti. Dal mio piccolo però, mi permetto di dare un consiglio: prima di apprestarsi alla lettura del Simposio sarebbe opportuno documentarsi, qualora non lo si fosse, sulla mentalità della Grecia antica, in particolar modo su quanto concerne il rapporto fra maestro e allievo, onde evitare di cadere in fraintendimenti e incomprensioni, nonché nella formazione di giudizi erroneamente negativi.

Per quanto mi riguarda, quest’opera di Platone mi ha affascinata, appassionata e più volte indotta a riflettere. Alcune cose però mi hanno lasciata interdetta: nel Simposio si respira un’aria troppo maschile, l’esaltazione dell’amore efebico è esagerata, la quasi totale assenza di accenni alla figura femminile è ingombrante, sembra che l’amore vero, bello e puro sia considerato una cosa per soli uomini mentre la donna (un tempo ritenuta un individuo inferiore non solo fisicamente ma anche intellettualmente) è esclusa dai giochi e relegata al ruolo di procreatrice. Ma, infondo, le ragioni sono comprensibili: Platone e i protagonisti del suo dialogo sono vissuti ai tempi della pederastia greca. Altra epoca, altri costumi, altra mentalità.
VOTO: 4/5

Platone (nella foto a destra: "Testa di Platone", copia romana di una scultura di Silanion) nasce ad Atene da genitori aristocratici intorno al 428 a.C. Assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.
Nel 387 a.C. fonda ad Atene una scuola che intitola Accademia in onore dell'eroe Academo e la consacra ad Apollo e alle Muse. In essa l'insegnamento si svolge attraverso dibattiti, cui partecipano gli stessi allievi diretti da Platone o dagli allievi più anziani, e conferenze tenute da illustri personaggi.
Platone muore ad Atene all’età di 81 anni. Il corpus delle sue opere è composto dall'Apologia di Socrate, da 34 dialoghi e da 13 lettere, complessivamente 36 titoli ordinati in 9 tetralogie dal grammatico Trasillo (I sec. d. C.).

Titolo: Simposio
Titolo originale: Συμπόσιον
Autore: Platone
Traduttore: Nino Marziano
Curatore: Ezio Savino
Editore: Garzanti (collana I Grandi Libri)
Anno: 2011

Nessun commento:

Posta un commento