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giovedì 10 maggio 2012

Alla vostra attenzione, n.3

Giorgio Marconi mi ha segnalato il suo libro Il precario equilibrio della vita, edito da Montag. Ed è con grande piacere che io, a mia volta, lo segnalo ai lettori del mio blog.


Dalla quarta di copertina: Giulio Matreschi, pittore, ricoverato in una casa di riposo, racconta la sua vita a Goffredo, impiegato delle poste che va a trovarlo per consegnargli una lettera giunta a destinazione con un ritardo di cinquant'anni. È la lettera di Clara, l'unica donna che il pittore abbia mai amato e che, se ricevuta nel 1939, avrebbe potuto cambiare la sua vita. Alla vicenda si intreccia la simpatia che nasce tra Goffredo e Yvonne, infermiera della casa di riposo. Le storie dei tre protagonisti si legano nella cognizione che l'Amore non è mai sprecato, ma trova il modo di esprimersi anche a distanza di decenni. Amore che riesce finalmente ad abbracciare le loro esistenze, in bilico e sempre alla ricerca di un equilibrio pur nella consapevolezza della sua inconfutabile precarietà.

La sinossi promette dunque una storia affascinante e una profonda riflessione sulla vita. Io prossimamente leggerò questo libro e poi, ovviamente, lo recensirò qui su Lo scaffale dei libri. Nel frattempo vi invito a visitare il blog dedicato al romanzo, dove avrete la possibilità di scaricare il file PDF con i primi quattro capitoli del libro.

Giorgio Marconi, classe 1967, è nato a Roma dove vive. Opera nel mondo dell'informatica da vent'anni. Da sempre appassionato di letteratura classica e soprattutto contemporanea, amante di noir, gialli, thriller e racconti del mistero, scrive principalmente racconti. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in ambito nazionale, vinto premi e pubblicato sue opere in svariate antologie. Nel 2006 ha pubblicato la raccolta D'odio, d'amore e altri racconti. Il precario equilibrio della vita è il suo primo romanzo.

2 commenti:

  1. Ciao Valeria, grazie per queste informazioni, mi sembra un libro interessante, aspetto di sentire la tua opinione dopo che lo avrai letto. Ciao, a presto Antonella

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