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mercoledì 1 maggio 2013

LE NOTTI BIANCHE. Romanzo sentimentale. (Dai ricordi di un sognatore)

La storia si sviluppa in quattro notti e un mattino, d'estate, in una San Pietroburgo deserta. Protagonista un uomo, un sognatore, un intellettuale isolato dalle vicende mondane e privo di relazioni sociali. Durante una delle sue consuete passeggiate notturne, l'uomo incontra sul lungofiume una giovane donna solitaria e piangente e ne resta affascinato. La ragazza, che si chiama Nasten'ka, è a sua volta colpita da quest'uomo timido e impacciato che cerca di offrirle aiuto. Tra i due si instaura subito un'intesa e una fiducia profonde. Il sognatore e Nasten'ka si rincontreranno nelle tre notti successive, durante le quali, abbandonandosi a lunghe conversazioni, si apriranno l'uno all'altra confidandosi esperienze, debolezze, fantasie, speranze e attese. La strana relazione si interromperà bruscamente senza, però, lasciare rancori. Al mattino del quinto giorno, al sognatore non resterà che una malinconica luce diurna ad illuminare la sua cupa esistenza e il piacevole ricordo di quattro notti durante le quali i suoi sogni sembravano aver assunto una consistenza reale.

Personalmente non ho amato la figura del sognatore in quanto vive una vita che egli stesso definisce "un delitto e un peccato" ma non muove un dito per cambiarla. È un inetto con fisime incomprensibili e pretese assurde nei confronti del mondo, un asociale per volontà fermamente adagiato nella sua ingiustificabile passività. Osserva la vita degli altri sprecando la sua, impiega il suo tempo a fantasticare anziché a vivere. È un uomo buono, sensibile e colto ma non sfrutta queste sue virtù per vivere un'esistenza che sia anche solo minimamente degna d'essere vissuta. Ha un atteggiamento che mi fa rabbia. Ho apprezzato, invece, il personaggio di Nasten'ka che è l'opposto del sognatore. A quest'ultimo - di fronte al quale altre donne, al suo posto, sarebbero scappate - lei offre fin dal primo momento amicizia, ascolto, comprensione e supporto. È una ragazza forte, vitale, allegra nonostante sia obbligata a vivere una vita triste e piatta, nonostante abbia un cuore infranto, nonostante il passato non le abbia sempre sorriso. Punta al cambiamento, lotta per dare fiato alla sua passionalità. Ama, crede, spera. Vive. Racchiude in sé la concretezza della realtà e l'imprevedibilità del sogno.

Nel romanzo si respira a pieni polmoni l'atmosfera rarefatta delle notti pietroburghesi immerse in un assordante silenzio abitato solo dai sussurri dei protagonisti. La notte e il giorno, così come gli stessi personaggi, assumono qui un significato simbolico che anche il lettore più distratto riuscirà a cogliere.
Profondo e introspettivo, solo in apparenza leggero, Le notti bianche è un racconto scritto da Dostoevskij a soli ventisette anni e pubblicato nel 1848 per la rivista Annali Patrii. Delicata premessa dei capolavori futuri del grande autore russo.
VOTO: 4/5

Fëdor Michajlovič Dostoevskij (nella foto a destra) nacque a Mosca nel 1821 da una famiglia benestante. Il suo racconto di esordio, pubblicato nel 1846, Povera gente, lo impose da subito come autore di riferimento. Si distaccò dalla cosiddetta "scuola naturale" e dall’esempio di Gogol’, allora imperante. Dopo l’arresto per motivi politici e la reclusione in Siberia, l’opera di Dostoevskij si caratterizzò per originalità e profondità psicologica, mentre la produzione più matura si incentrò su tematiche morali e religiose. È unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori narratori di tutti i tempi. Tra i romanzi e i racconti più apprezzati ricordiamo Memorie dal sottosuolo, Delitto e castigo, L’idiota, I demoni, L’adolescente, I fratelli Karamazov. Morì a San Pietroburgo il 9 febbraio 1881.

Titolo: Le notti bianche. Romanzo sentimentale. (Dai ricordi di un sognatore)
Titolo originale: Belye noči. Sentimental'ny roman
Autore: Fëdor Dostoevskij
Traduttore: Daniela Polato
Curatore: Riccardo Ferrigato
Editore: San Paolo (collana BUC I Narratori)
Anno: 2012

Dal libro sono stati tratti anche due film. Il primo, dal titolo omonimo, è stato girato nel 1957 da Luchino Visconti e vede Marcello Mastroianni e Maria Schell nel ruolo dei protagonisti. Il secondo si intitola Quattro notti di un sognatore, diretto da Robert Bresson nel 1971. Di seguito, il trailer del film di Visconti:

8 commenti:

  1. Bella recensione... Le notti bianche sarà proprio una delle letture di questo mese...poi ti dirò... :-)

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    1. Grazie, Fragola! Fammi sapere la tua opinione non appena avrai terminato la lettura.
      Un abbraccio!

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    2. Finito di leggere settimana scorsa...l'ho adorato... :-)

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    3. Fantastico! Mi fa piacere. Spero che poi ne parlerai sul tuo blog ;-)
      Besos!

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  2. Tutte sulla stessa barca...anch'io sto per iniziare "Le notti bianche 2, veramente l'avevo già letto diversi anni fa, ieri guardando le fotografie di San Pietroburgo mi è venuta voglia di rileggerlo e l'ho tirato fuori.
    Ciao, a presto.
    Antonella

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    1. Bene! Fammi sapere poi la tua opinione, Anto. Sono curiosa! ;-)
      Stupenda San Pietroburgo! *_*
      Un abbraccio!

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  3. Ho appena finito di leggere questo libro e devo dire che mi è piaciuto moltissimo! Mi dispiace aver aspettato tanto a leggere un'opera di Dostoevskij!

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    1. Ciao Frannie! Mi fa piacere che ti sia piaciuto. E, ricorda, non è mai troppo tardi (per tutto) ;-)
      Un abbraccio!

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