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domenica 5 agosto 2012

Ricordando Marilyn

Cinquant’anni fa, esattamente nella notte fra il 4 e il 5 agosto 1962, si spegneva Marilyn Monroe. La sua morte ha segnato la nascita di un mito e l’inizio di una leggenda destinati a vivere per sempre.

Marilyn è uno dei miei idoli. Ero molto piccola quando la vidi per la prima volta: stavo sfogliando distrattamente una rivista quando la mia attenzione fu catturata da un’immagine in bianco e nero che la ritraeva, elegante e radiosa, accanto al suo secondo marito, il campione di baseball Joe Di Maggio. Rimasi incantata dalla bellezza angelica di quella che mi sembrò una bambola di porcellana e mi precipitai da mia nonna, che sedeva sul divano poco distante da me, per chiederle chi fosse. La mia nonna materna, che era una grande ammiratrice di dive divine come Greta Garbo e Maria Callas, nonché accanita lettrice di giornali, guardò la foto e mi spiegò chi era stata quella signora bionda. Da quel momento ebbe inizio la mia passione per Marilyn. Inutile dire che conservo ancora quella prima immagine in cui la vidi, insieme ad altri ritagli di giornale.
Ora, però, non intendo tediarvi raccontandovi come si è sviluppata questa mia passione e cosa mi affascina di quest’artista e donna meravigliosa. Voglio limitarmi a parlare di libri, come al solito.

La bibliografia su un personaggio da enciclopedia come Marilyn è ovviamente sterminata e in continua crescita. È costituita, per la maggior parte, da biografie e da saggi in cui gli autori avanzano ipotesi sulla misteriosa morte dell’attrice. Io, comunque, sono la persona meno adatta ad emettere giudizi su questa corposa mole libresca in quanto ho letto solo due dei tanti testi che la compongono. Di entrambi ho anche pubblicato le recensioni che vi invito a leggere qualora foste interessati alla mia opinione. Il primo è Marilyn di Alfonso Signorini. Questo libro mi fu regalato da mio fratello qualche anno fa, in occasione del mio compleanno. Sinceramente, nutrivo delle forti perplessità sul Signorini scrittore ma mi apprestai comunque alla lettura del suo libro nella speranza di ricredermi sul suo conto… Macché! Peggio di quanto temessi: una sorta di biografia romanzata, volgare e fuorviante, dallo stile di una banalità sconcertante. Un’offesa a Marilyn. Ovviamente vi sconsiglio caldamente di acquistare questo libro nel caso foste orientati a farlo (fidatevi di me: non sprecate il vostro denaro!). Il secondo, invece, è La mia storia scritto dalla stessa Marilyn in collaborazione con Ben Hecht. Un’autobiografia in cui la diva, oltre a raccontare la prima parte della sua vita e i suoi primi passi nel mondo del cinema, confessa al lettore, con estrema tenerezza, le sue riflessioni, le sue paure, le sue speranze. Il testo è arricchito da numerose foto – bellissime! – scattate dal celebre fotografo Milton Greene, amico di Marilyn. Una chicca al cui acquisto incoraggio tutti gli interessati.

In casa mia è presente anche un altro libro: Marilyn Monroe. Storia di un omicidio di Donald H. Wolfe (Sperling & Kupfer editore). Sia mia madre che mio fratello l’hanno letto e me ne hanno parlato molto bene: dopo averne ripercorso accuratamente l'esistenza e la carriera, l’autore dimostra che l’attrice è stata assassinata. E dice anche da chi. Io non ho ancora letto questo libro perché al momento non mi intriga. Sinceramente non mi interessa più di tanto scoprire come e perché sia morta Marilyn. Credo che non sapremo mai con certezza, nonostante prove e documenti scottanti, se si sia trattato di un suicidio o di un omicidio. La morte della Monroe è, a mio parere, uno di quegli enigmi destinati a rimanere per sempre tali, quindi inutile scervellarsi. Piuttosto, sono intenzionata ad acquistare Fragments. Poesie, appunti, lettere: una raccolta di poesie, pagine dattiloscritte, appunti presi su menu e fazzoletti di carta che rivelano la straordinaria sensibilità e l'acuta intelligenza di Marilyn (purtroppo troppe volte sottovalutate). Acquisto ed eventuale recensione, dunque, sono rinviati a data da destinarsi. Continuate a seguirmi! ;-)

E voi, miei cari lettori, cosa pensate di Marilyn? Avete letto qualche libro su di lei? Avete qualche titolo interessante da consigliarmi (o brutto da sconsigliarmi)? Fatemi sapere!

Marilyn Monroe

11 commenti:

  1. Ho letto anni fa un libro su Marilyn, era di mia mamma, e non era male però non mi ricordo nemmeno il titolo. Marilyn non mi è mai piaciuta tantissimo
    però mi piacerebbe leggere qualche cosa di veramente serio su di lei perchè in realtà è un'icona del nostro tempo. Aspetto la recensione di Fragments. A presto, buona serata.
    Antonella

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  2. Anto, che peccato che non ricordi il titolo di quel libro. Nel caso dovesse tornarti in mente, non esitare a riferirmelo, mi raccomando ;)
    Ti farò sapere di "Fragments" non appena lo avrò acquistato e letto. Intanto, se posso permettermi, ti consiglio "La mia storia": è bellissimo, credimi. Inoltre, trattandosi di un'autobiografia, credo sia anche abbastanza attendibile.
    Un abbraccio! Alla prossima!

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  3. Ciao , in settimana vado in "città" e lo compro. Ti segnalo che sta mattina è arrivato in edicola (sto sostituendo mia cugina) abbinato a La Stampa un bel volume fotografico su Marilyn e riporta sue frasi ecc. a una breve occhiata mi è sembrato ben fatto, un bel modo per ricordarla, tra l'altro non costa molto, non mi ricordo di preciso ma non arriva ai 9 euro Ricambio il tua abbraccio, a presto.
    Antonella

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  4. Wow! Grazie per la segnalazione, Anto! Corro in edicola ;)

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  5. Ciao Valeria! Come stai?
    Io non ho mai letto nulla su Marylin, sarà che non la conosco molto e ho visto pochi suoi film.
    Un abbraccio

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    1. Ciao, Marta! Io sto abbastanza bene. Se non fosse per il caldo afoso e per lo studio (a settembre ho un esame) starei ancora meglio! ;D E tu? Cosa mi racconti di bello? Come prosegue la tua estate?
      Per quanto riguarda Marilyn: non è mai troppo tardi per iniziare! ;) Prova con la sua autobiografia, sono certa che non ti deluderà ;)

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    2. Carissima, io mi divido tra letture, scritture e la chimica, dato che durante l'anno non ci siamo volute molto bene, diciamo così!
      Sto leggendo davvero dei libri fantastici, non perderti le recensioni, perchè a mio avviso sono libri che meritano davvero! Comunque a parte il caldo come te la passi? Mi auguro che l'esame a settembre vada bene, ma mentre scrivo queste parole sono sicura che succederà proprio così!
      Accolto il tuo consiglio per Marilyn, spero di aggiornare le mie letture!
      Un abbraccio e buon weekend!

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    3. Non parlarmi di chimica! L'ho studiata al terzo anno del liceo e l'ho letteralmente odiata (in generale, ho sempre provato una certa insofferenza per le materie scientifiche), quindi posso perfettamente capirti. Forza e coraggio! ;)
      Certo che non me le perdo le tue recensioni: per me, la rubrica "Saturday's Book" è un appuntamento imperdibile. Anche se spesso non commento, ti leggo sempre con grande piacere ;)
      Speriamo che il mio esame vada bene (grazie di cuore per le parole di incoraggiamento e di stima, sei tanto cara) anche perché mi ha reso più noiosa un'estate già di per se un po' sottotono. Non vorrei che dopo il danno, la beffa :D Dita incrociate!
      Ricambio l'abbraccio. Buon fine settimana!

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    4. Che cara che sei tu Valeria a leggermi sempre!
      La cosa non può che farmi felice!:)
      Per le materie scientifiche siamo in due; quando si parla di matematica, fisica, chimica, no, capisco che non sono il mio mondo e preferisco rifugiarmi in altro, almeno quando mi è possibile.
      Vedrai che il tuo esame andrà bene, mi raccomando fammi sapere! Basta anche una twittata!;)
      Un abbraccio!

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  6. Marilyn è un mito, e come tutti i miti ritengo sia meglio lasciarla sul suo piedestallo, ogni approfondimento inevitabilmente nuoce all'aura leggendaria di certi personaggi.
    Non ho mai letto un libro intero su di lei, né penso lo farò mai; quello che mi attira di più è l'autobiografia di Arthur Miller, che di lei parla a profusione; articoli su giornali e riviste ovviamente sì, moltissimi, ricordo che mi colpì, molti anni fa, uno di James Dougherty, il suo primo marito, che parlava degli anni del suo esordio (Marilyn, all'epoca Norma Jeane Mortenson Baker, lo sposò a sedici anni appena compiuti; i due divorziarono quattro anni dopo) con molta tenerezza e senza alcun risentimento.
    Da ragazzo non fui un suo ammiratore, ero piuttosto innamorato cinematograficamente di Ingrid Bergman e, pochi anni dopo, di Jane Fonda; mi colpì molto, questo sì, la notizia della sua morte (avevo una dozzina d'anni allora) e tutte le seguenti voci su veri o presunti complotti... Ne ho rivalutata la figura di donna e di attrice nell'età adulta; alcune sue interpretazioni (Quando la moglie è in vacanza, A qualcuno piace caldo, Gli spostati) sono notevoli; merito precipuo di Wilder e Huston, ma anche un po' suo...
    Grazie per questo bel ricordo, Valeria. Lieto della casuale conoscenza, un sorriso, tuo
    Cosimo Piovasco di Rondò

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    1. Ciao, Cosimo! Grazie a te per questo bel commento. Anche io sono lieta di fare la tua conoscenza.
      Sì, Marilyn era una bravissima attrice (aveva dei tempi comici perfetti), con tanta voglia di imparare e migliorarsi. Ha lottato una vita intera per liberarsi - pur senza riuscirci pienamente - dell'etichetta di "bionda sexy e senza cervello" che qualcuno si ostinava a volergli attaccare addosso (anche se, purtroppo, ho costatato che ancora oggi molti continuano a pensarla diversamente). Era una donna intelligente e sensibile, desiderosa di dimostrare al mondo che valeva qualcosa artisticamente parlando. Anche le sue doti canore non sono da sottovalutare, anzi. Aveva una voce roca, calda, venata di malinconia, piacevolissima da ascoltare (purtroppo il doppiaggio italiano non le rende giustizia, anzi, la fa apparire un'oca). In qualche modo ha rivoluzionato la storia del cinema e con la sua breve seppur intensa esistenza - fatta di tante lacrime e pochi sorrisi - è riuscita a diventare il mito che è e che non si può non amare.
      Grazie ancora per la tua visita, Cosimo. Torna a trovarmi quando vuoi, sei il benvenuto. Un saluto!

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